giovedì 3 settembre 2015
La tirannìa: a proposito dell'invasione degli immigrati, della Chiesa, ecc... parole profetiche, di oltre due millenni fa
La tirannìa: a proposito dell'invasione degli immigrati, della Chiesa, ecc... parole profetiche, di oltre due millenni fa
Non ci sono parole più appropriate del libro VIII della "Repubblica" di Platone, scritto oltre due millenni fa, per descrivere il frangente storico, drammaticissimo, che stiamo vivendo in quanto italiani, in quanto siciliani, in quanto di razza bianca. Rileggiamole, in silenzio e, per chi crede, fidando nella Grande Madre dell'Odigitria: libera nos a malo...
Quando un popolo, divorato dalla sete di libertà,
si trova ad avere a capo dei coppieri che gliene versano a sazietà,
fino ad ubriacarlo, accade allora che,
se i governanti resistono alle richieste
dei sempre più esigenti sudditi, sono dichiarati despoti.
E avviene pure che chi si dimostra disciplinato nei confronti dei superiori è definito un uomo senza carattere, servo;
che il padre impaurito finisce per trattare il figlio come suo pari, e non è più rispettato,
che il maestro non osa rimproverare gli scolari e costoro si fanno beffe di lui,
che i giovani pretendano gli stessi diritti,le stesse considerazioni dei vecchi, e questi, per non parer troppo severi, danno ragione ai giovani.
In questo clima di libertà,nel nome della libertà,non vi è più riguardo per nessuno. In mezzo a tale licenza nasce e si sviluppa una mala pianta: la tirannia.
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