venerdì 17 febbraio 2012

La Grecia in miseria… perché l’Italia, forse, non finirà così: c’è la Chiesa…








La Grecia in miseria… perché l’Italia, forse, non finirà così: c’è la Chiesa…
 
 
Dopo l’ultima votazione del Parlamento greco, è evidente che quella nazione, da noi sin dal ginnasio liceo ammirata quale il fulcro della democrazia nell’Occidente come lo concepiamo, si avvia ad uno dei suoi –non infrequenti, nel corso degli ultimi secoli- periodi di decadimento economico e fors’anche etico: ciò che tuttavolta colpisce è che tale condanna viene dalla plutocrazia bancaria dell’Europa falsamente tecnocrate e governata dai banchieri privati, in combutta con quelli d’oltre oceano, onde soffocare con l’usurocrazia (questi i termini giusti, nella visione di Ezra Pound) i popoli che non si sottomettono ai dettami di coloro che detengono il potere di battere moneta (privata, come oramai tutti sanno), quindi di affamare i popoli.
L’Italia è sulla medesima scia della Grecia, anzi è già ‘tecnicamente’ governata in tal senso dal professor Monti: a questo proposito dobbiamo rendere pubblica lode a Gioele Magaldi, frammassone del GOD (vedi sito), il quale avendo sollevato pubblicamente la questione, ha implicitamente costretto l’attuale Premier a rispondere in modo assolutamente ridicolo ed indegno di un iniziato, alle domande della giornalista che gliene chiedeva conto. Se tanto ci da tanto, è davvero triste notare come abbiano gettato la maschera i partiti della falsa maggioranza ed opposizione, entrambi sodali nel sostenere il governo ‘semitecnico’, evidentemente per meri motivi d’interesse privato. Il respingimento delle ultime autorizzazioni all’arresto da parte di parlamentari del PD e del PDL corona il quadro.
Scriveva Plotino a proposito di libertà e libero arbitrio: "Diventa perciò sempre più evidente che è libero ciò che è immateriale e che ad esso si deve far risalire il libero arbitrio, e che in esso consiste la volontà, la quale è la vera sovrana e rimane in se stessa anche quando essa ordini, per necessità, azioni esteriori. Tutto ciò che deriva da essa e per essa è libero arbitrio, sia che la volontà si volga al di fuori o resti in se stessa: ciò che essa stessa vuole ed opera senza impedimento, questo è anzitutto il libero arbitrio" (Enneadi VI, 8,6).
Il grande filosofo viveva nella Roma già cristianeggiante, e sebbene avesse di certo intuito la forza dominante dell’incipiente messaggio dell’Unto crocifisso, non ne fa cenno: a piene mani attinsero alla sua fonte successivamente i cosiddetti ‘padri della Chiesa’. Eppure Plotino si esprime con una chiarezza affatto rara in questo contesto. Libertà è innanzitutto immaterialità, interiore ma anche esteriore, senza ostacoli. Una catarsi della coscienza, di cui non già le masse, ma forse i pochi sono capaci: quei pochi che nondimeno sono destinati a guida delle genti. Lo capiranno i grandi filosofi cristiani dei secoli successivi.
Il motivo per cui l’Italia, che ha una civiltà erede dell’impero Romano quindi altrettanto luminosa e gloriosa come quelle della Grecia, non finirà (forse) nella guerra civile come nelle città e nei paesi dell’Ellade, è che (per disgrazia o per fortuna) essa è da duemila anni sede del papato. E’ la ‘casa’ del Papa. Ed a casa del Papa, di guerre civili non se ne fanno o se ne fanno il meno possibile. L’Italia, beninteso. Perché la ‘casa del Papa’ è sempre stata l’Italia centrale: il nord, il meridione e la speciale Sicilia, hanno sempre avuto una storia diversa. Si pensi al Machiavelli che dipinge con tinte colorite il Duca Valentino. Egli mirava alla unificazione degli antichi domini della Chiesa. Lo stesso Conte di Cavour, primo ministro dello stato unitario italiano, è noto avesse in animo l’unificazione del centro nord e non già del sud, che dovette accettare per l’imposizione di Garibaldi e di Vittorio Emanuele II, due affascinanti ‘masnadieri’.
Quindi, forse, poiché in Italia c’è la Santa Sede, a Roma la città eterna, di martiri di santi e di imperatori, la città di antiche memorie, la crisi come è stato detto, anzi la recessione, potrà durare decenni, ma interverrà in caso di necessità (e con la potenza economico-politica che sa utilizzare quando serve) la longa manus del Vaticano a calmare, anche se provvisoriamente, le agitate acque dell’oramai tracimante irritazione del popolo. Anche se ultimamente tra le truppe della Chiesa si contano più figure mediocri che prestigiose: se il contrapasso ‘laico’ è il ‘non massone’ professor Mario Monti, abbiamo il riscontro che l’anello piscatorio ha ed avrà ancora un suo peso. Del resto, non circola voce (tra i cosiddetti complottisti, certo), che l’attuale Pontefice S.S.Benedetto XVI sia un alto iniziato agli Illuminati di Baviera, forse un discendente dei Merovingi, il cui simbolo era l’Orso (che è presente nello scudo papale)?
E’ un bene, è un male? Ciò poco cale. E’ vantaggioso quel che meno nuoce. E poi, il libro di riferimento, Volume della Legge Sacra, è sempre la Bibbia.

Con le parole di Ch.Trenet: "Que reste t-il des nos amours"... e di Jean Gabin: "Je sais... que je ne saurais jamais"...


F.Gio.


Nelle immagini (scattate da noi): Roma, piazza San Pietro, 28 dicembre 2011; Roma, tomba dello scultore Andrea Bregno (1506), con simbologia massonica, basilica di S.Maria sopra Minerva.







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