

"O Vergine santa, o Immacolata nostra, quale tu ti dichiarasti sulle parole stesse del Vicario in terra del tuo figlio Gesù, o regina di Lourdes, dacci, dacci dalla pienezza della tua grazia, i tuoi doni. Rinnova i prodigi di un secolo, e fa succedere nuove meraviglie alle meraviglie antiche: 'innova signa, immuta mirabilia'. Glorifica ancora sempre in questo luogo la tua mano e il tuo braccio destro... Come il Figlio tuo parlò un giorno a tutte le nazioni che albeggiavano per la messe, tu richiamale, o madre di Gesù e madre nostra, e riuniscile nell'ossequio alla parola di Gesù: 'Reple Sion in innumerabilibus verbis tuis'. Sii particolarmente amabile per quanti si compiacciono della fedeltà loro e dei loro avi alla tradizione antica: 'iis qui ab initio creaturae tuae sunt'. Le tue comunicazioni confidenti ripetute alla tua diletta Bernadetta, trovino qui o Vergine Immacolata, una più ampia testimonianza della tua larghezza nel senso dei tuoi inviti, qui ed altrove, per il ritorno dei figli dispersi alla casa del Padre che è sempre la casa tua, la dolce casa nostra...
'Sancta Maria Immaculata, succurre miseris'. Soccorri i miseri, dà coraggio ai pusilli, consola i mesti, sana gli infermi, prega per il popolo, intercedi benigna per il clero, abbi uno sguardo speciale al devoto femmineo ceto; tutti sentano, tutti gustino il tuo aiuto benigno e potente, quanti ora e sempre qui ti rendono e renderanno onore, e ti offriranno le loro suppliche fatte passare attraverso l'intercessione del santo pontefice Pio X. Tutti accogli, o madre, e tutti esaudisci.
Siamo tutti tuoi figlioli: 'Exaudi orationes filiorum tuorum. Amen in aeternum'.
(dal Giornale dell'Anima di Giovanni XXIII, 4° ed., pp.443-45)
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